Page 8 - Sotto il velame
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PREFAZIONE
Questo volume sarà seguito, se la vita e la forza mi basteran-
no, da due altri libri: LA MIRABILE VISIONE, che svolgerà l'ultimo
capitolo di questo; LA POESIA DEL MISTERO DANTESCO, che tenterà di
dichiarare le bellezze del poema, quali adulterate, quali celate
dalla non esatta interpretazione che se ne suol dare. Sono in vero
alcuni che sdegnano e schifano queste indagini del pensiero di
Dante. Dicono: Lasciateci sognare! ammirare! godere! Dicono:
Non c'impedite la vista del monumento solenne con le vostre ca-
tapecchie! Dicono: Non ci guastate con le vostre cantafere quel
murmure infinito di musica morta e inafferrabile! Dicono: Non
sollecitate la tenebra sacra con la vostra lucernina! Or io a co-
storo, col terzo volume, vorrò mostrare che il pensiero di Dante è
meglio conoscerlo e contemplarlo qual'è, e che la sua parola
echeggia da ben più profondo mistero di quel che essi credano, e
che la lucernina può rivelare, in queste catacombe, qualche
meandro nuovo, qualche nuovo abisso, qualche improvviso simu-
lacro, qualche scritta ignorata. Non perde nulla Dante, a essere
capito. Chè poi non è gran modestia un tale orrore allo studio di-
ligente del Poeta. È come credere che il nostro pensiero e la no-
stra imaginazione siano più alti e più grandi di quelli di Dante. E
potrebbe anche essere. Io dimostrerò, con quel libro, che non è. E
spero che già da ora ognuno s'accorga che gli sfuggiva gran par-
te del bello, poichè gli era nascosta gran parte del vero. Valga
per esempio il passaggio dell'Acheronte. A costoro che preferi-
scono sè a Dante, sembrano avvicinarsi altri, che hanno la con-
suetudine degli studi serii ed esatti; eppur, no, quando si tratta di
Dante, cominciano a dire che non si deve ricorrere ai teologi, e
non si deve sottilizzar troppo, e non si deve dar retta a Dante
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