Page 12 - Sotto il velame
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M. Capelli, di Giuseppe Fraccaroli, i quali si occuparono della
«Minerva Oscura» con grande rispetto a Dante e con grande be-
nevolenza per me. Essi mi hanno animato a continuare i miei stu-
di, e vanno ringraziati, se non dagli altri, da me. E dimenticherò
io il mio amorevole fratello d'arte e di studi, G. S. Gargàno? Egli
ha riassunto con luminosa diligenza la «Minerva Oscura» fa-
cendo quel che io non avrei saputo far meglio, facendo quel che
ingegni meno alti del suo che è altissimo, non si sarebbero de-
gnati di fare.
E un altro ringrazio, sopra tutti, uno che non mi si è mostrato
se non per le iniziali del suo nome e cognome: le quali ho scritte
nel cuore e non rivelo ad altrui. Se a lui cadranno sotto gli occhi
queste righe, sappia che io so continuare le due sigle a formare il
nome e cognome del più nobile maestro di questi tempi; sappia
che io so chi è, e che io so quale e quanto è; e sappia che questo
volume è suo, tanto potè in me il suo misterioso conforto; e che
suo è ciò che in questo è di vero e di buono, e che negli altri miei
sarà, e che è per essere negli studi dell'alacre gioventù italiana
che vorrà prender le mosse di qui.
Perchè alla gioventù italiana io mi rivolgo.
I giovani non hanno ancora su tutte le questioni Dantesche la
loro teorica piccina e cara, secondo l'espressione Omerica, o al-
meno non la tengono in bocca (mi si passi il paragone) come i
cani l'osso; che, sia pure spolpato e mondo, se altri cani s'ap-
pressano, quelli ringhiano. E amano la scienza per la scienza, e
la patria per la patria; sì che non dispiace loro che una delle più
importanti questioni che abbia la letteratura del mondo, si avvi-
cini alla soluzione: questo per la scienza; e ci si avvicini in Italia,
per opera d'un italiano: e questo per la patria. La quale patria
molti hanno in cuore, sì; ma in cuore hanno poi tanto amor di sè,
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