Page 27 - Poemi del Risorgimento
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Meriggiò stanco al parlottìo d'un fonte
nella spelonca della ninfa Egeria.
Sorseggiò, arso, l'acqua dolce a bocca
a bocca da un leone di basalto.
Salì sul clivo, e vide i due cavalli
condotti al morso dagli dei giganti.
Placido, con la mano alta protesa,
cavalcò verso lui l'imperatore.
IV
E si trovò tra ruderi di templi,
mozze colonne, e grigi archi di marmo.
Crescea per tutto il caprifico e il rovo,
e s'udiva una lunga eco di mugli.
E fanciulle ciociare erano assise
presso l'ignota fonte di Iuturna;
per la Via Sacra andava lento un frate;
giaceano bovi in una piazza erbosa;
giaceano lì nel tempio della Pace
butteri all'ombra delle rosse arcate.
E si trovò presso un'immensa mole
semisepolta, rotta, ispida, sola.
E un eremita come in un deserto,
v'era, e condusse il biondo mozzo in alto.
Errò pei muti portici; ma quando
il capo sporse e riguardò da un arco,
ruggì un leone, e sorse di sotterra
il sordo urlo di mille altri leoni,
e un plauso enorme; poi tutto improvviso
lo scroscio e il crollo della città morta.
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