Page 26 - Poemi del Risorgimento
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Dove accosciata era la scrofa bianca
coi trenta bianchi suoi porcelli intorno?
Dove la reggia alta tra i boschi sacri,
nell'atrio i sacri vecchi re di cedro?
Là, da pantani pieni d'erbe e giunchi,
sporgean la testa i bufali selvaggi.
Dov'era il bosco della Dea Larenzia
co' grandi suoi dodici figli arvali,
danzanti al sole ed invocanti il sole
con bionde spighe sulle lanee bende?
Brulla, ondulata, solitaria, mesta
vedeva il mozzo tutta la campagna,
sparsa di cippi, ruderi, muri, archi
intorno a cui pascevano le greggi,
piccole. Qualche buttero a cavallo
tra i suoi cavalli riguardava il fiume,
la bianca vela e il mozzo biondo al sole,
ch'era in lui fiso e s'appoggiava al remo.
III
A Ripa Grande a terra balzò. Roma!
Roma era sempre. E la cercò sognando
col passo ondante come su la tolda,
con gli occhi aperti come dalla coffa;
e bevve l'acqua delle sue fontane,
e mangiò il pane sulle sue rovine.
Ristette al piede, e sogguardò la cima
brillante al sole d'obelischi rossi.
Vide scogliere di muraglie e d'archi
sparire nella oscurità d'un nembo.
Errava assòrto, e la sonante pioggia
riparò sotto un arco quadrifronte.
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