Page 24 - Poemi del Risorgimento
P. 24
VII
Passano intanto i carbonati occulti
la notte, alzando le due mani ai puri
astri del cielo, tra gli scabri fusti
d'annose quercie, nei romani luchi.
Gittano sangue al lor passaggio i pruni,
scrosciano foglie, fischiano virgulti.
Sotterra il fuoco hanno sepolto muti,
siccome seme gli aratori ignudi.
Germinerà. Nei taciti interlunii,
chiusi nei tabernacoli fronzuti,
pensano al re fanciullo, che tra i lupi
ignaro passa, che di tra le nubi
l'aquila veglia, e piomba già su lui
stringendo sempre il nero volo più.
24