Page 22 - Poemi del Risorgimento
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«Udite, o nati da fratelli. All'uscio
                                            d'una baracca uno picchiò notturno.
                                            Era smarrito tra la notte e il nembo,
                                            nella foresta. Vide il fuoco in una
                                            radura, acceso. Vide le tre luci
                                            nella capanna. Entrò. Giovane e bello
                                            era, coi segni del dolore in fronte.
                                            Era un'errante zingara sua madre.
                                            Per lunghe strade lo traea fanciullo
                                            meditabondo. Sempre gli occhi al cielo
                                            teneva, fissi, per vedere un astro,
                                            che non sorgeva. E nel suo cuore il sangue
                                            del Conte Verde era e del Conte Rosso.
                                            Re, per destino, egli sarà dei monti;
                                            ma noi l'ungemmo re della foresta.
                                            Contro lui geme ed ulula il lupatto
                                            dell'Apennino, e l'aquila a due rostri
                                            lo spia dall'alto senza muover l'ale,
                                            tacita, intenta. Ma il re nostro un giorno
                                            trarrà la spada, leverà lo scudo,
                                            ché Dio lo vuole, con la bianca croce,
                                            mettendo in fuga tutti i lupi e i gufi,
                                            allor che la grande aquila ferita.
                                            trasvolerà, rauca strillando, l'Alpi.»

                                                             V


                                               - O Carbonari, uscite dalle porte
                                            dell'acque, con le accette sulle spalle.


                                               Uscite al monte, andate nella valle,
                                            tagliate rami verdi d'oleastro.




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