Page 11 - Poemi del Risorgimento
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E no. Forse il Quirite era incedente
al misurato passo dei triari,
e poi sedente sull'eburnea sella
imperïoso pacificatore.
Ma no. Non era il re chiomato assiso
appiè dell'olmo, l'orifiamma al vento,
e giganteschi attorno con le spade
ignude i dodici suoi pari.
Ma quando uscì dall'isola selvaggia
piccolo, e parve scialbo e glabro in sella;
con gli occhi vuoti, vitrei, coi lunghi
capelli lisci, simile a nessuno;
ed ella udì che ad ogni sosta ansante
del suo cavallo rimbombava il tuono:
- Sei tu - gridò la nera Terra - alfine!
Dimmi il tuo nome! - Ed ella intese il nome
dove la fiera si mesceva al dio,
donde sonava l'inno dell'eterna
cetra del cielo puro ed il ruggito
della deserta immensità.
III
Ora egli è avvinto all'isola lontana
che sola spunta di tra le grandi acque;
che, sola tra la serenità calma,
è di perpetue nuvole involuta;
come se imperversasse una tempesta
là, vorticosa, interminabilmente;
una tempesta pallida e segreta,
incominciata all'albeggiar del mondo.
Tutte le nubi erranti per quel cielo
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