Page 123 - Primi poemetti
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Stava lì buona come ad un incanto,

                         in quel celliere della vòlta bassa,
                         Molly, e tossiva un poco, ma soltanto




                         tra il rumore dei licci e della cassa.



                                                           IX




                         Tra il rumore dei licci e della cassa

                         tossiva, che la nonna non sentisse.

                         La nonna spesso le dicea: «Ti passa?»



                         «Yes», rispondeva. Un giorno poi le disse:

                         «Non venir qui!» Ma ella ci veniva,
                         e stava lì con le pupille fisse.




                         Godeva di guardare la giuliva
                         danza dei licci, e di tenere in mano

                         la navicella lucida d’oliva.



                         Stava lì buona a’ piedi d’un soppiano;

                         girava l’aspo, riempìa cannelli,

                         e poi tossiva dentro sé pian piano.



                         Un giorno che veniva acqua a ruscelli,

                         fissò la nonna e chiese: «Die?» La nonna

                         le carezzava i morbidi capelli.



                         La bimba allora piano per la gonna

                         le salì, le si stese sui ginocchi:

                         «Die?» «E che t’ho a dir io povera donna?»



                         La bimba allora chiuse un poco gli occhi:

                         «Die! Die!» La nonna sussurrò: «Dormire?»
                         «No! No!» La bimba chiuse anche più gli occhi,



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