Page 115 - Poemi conviviali
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se alcuno seghi il duro legno, e come
                                            se alcuno picchi su la putre terra;
                                            anche senti un latrato, solitario;
                                            e tremi tanto, che di man ti sfugge
                                            ah! la focaccia, e fa un tonfo nell'acqua
                                            morta del fiume. Ed anche tu vi cadi,
                                            cadi nel queto vortice del nulla.

                                               Ma Pan il gregge pasce là su l'orlo
                                            del morto fiume. Non udivi il suono,
                                            là, della vita? Tremuli belati
                                            e cupi mugli, il gorgheggiar d'uccelli
                                            tra foglie verdi, e sotto gravi mandre
                                            lo scroscio vasto delle foglie secche.
                                            E ti cullava nella vecchia barca
                                            un canto lungo, che da te più sempre
                                            s'allontanava sino a dileguare
                                            nella dimenticata fanciullezza.
                                            Pan! era Pan! Egli ti porge un braccio
                                            ispido, e su ti leva intirizzita,
                                            gelida, o Psyche; immemore; e ti corca
                                            nuda così, lieve così, nel vello
                                            del suo gran petto, e in sé ti cela a tutti.

                                               Quali alte grida là dal mondo! Quali
                                            tristi lamenti intorno alla tua casa,
                                            d'argilla, o Psyche, donde più non esce
                                            il tenue fumo, alla tua casa vuota
                                            di cui sparve il celeste alito in cielo.
                                            Ti cercano le genti, o fuggitiva.
                                            O Psyche! o Psyche! dove sei? Ti cerca
                                            nel morto fiume il vecchio che tragitta
                                            tutti di là. Ti cerca, acre fiutando,



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