Page 53 - I delitti della rue Morgue
P. 53
ni, con mezzi che voi non avreste mai potuto supporre.
Ora le cose stanno cosí. Non avete fatto nulla che avre-
ste potuto evitare, certamente nulla che vi renda colpe-
vole. Non siete nemmeno colpevole di furto, mentre
avreste potuto rubare impunemente. Non avete nulla da
nascondere. Non ne avete nessuna ragione. D’altra parte
tutti i principi dell’onore vi fanno obbligo di confessare
quello che sapete. In questo momento è in prigione un
innocente accusato del delitto di cui voi potete indicare
l’autore.
Nel mentre Dupin parlava, il marinaio aveva riacqui-
stato in gran parte la sua presenza di spirito, ma l’ardire
del suo modo di fare era scomparso.
– Con l’aiuto di Dio – disse dopo una piccola pausa, –
vi dirò tutto quello che so, ma non spero che voi ne cre-
derete nemmeno la metà: sarei uno sciocco davvero a
crederlo. Però sono innocente e, se anche ne andasse
della mia vita, dirò tutto quello che mi sta sul cuore.
Ecco, in sostanza, quello che raccontò. Egli aveva fat-
to ultimamente un viaggio nell’arcipelago indiano. Una
comitiva, di cui egli faceva parte, sbarcò a Borneo, e pe-
netrò nell’interno per fare un’escursione. Egli aveva cat-
turato l’Orang-utang con l’aiuto di un compagno. Il
compagno poi era morto e l’animale era quindi rimasto
di sua esclusiva proprietà. L’indomabile ferocia del pri-
gioniero gli aveva dato molti fastidi durante il viaggio di
ritorno, ma finalmente arrivato egli era riuscito a chiu-
derlo nella propria abitazione a Parigi, dove, per sottrar-
si all’insopportabile curiosità dei vicini, lo teneva nasco-
53