Page 57 - I delitti della rue Morgue
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po della ragazza e lo spinse su per la canna del camino
nella positura in cui venne ritrovato: poi quello della
vecchia, e lo gettò a capo fitto dalla finestra.
Appena la scimmia s’avvicinò alla finestra col suo
mutilato fardello, il marinaio esterrefatto si ritrasse alla
corda lungo la quale si lasciò scivolare, e corse a rifu-
giarsi subito in casa sua, atterrito dalle conseguenze del-
la carneficina senza piú preoccuparsi, nel suo terrore, di
cosa sarebbe avvenuto dell’Orang-utang. Le voci udite
dalla gente per le scale, erano le sue esclamazioni d’or-
rore e di spavento mescolate agli urli diabolici della be-
stia.
Non mi resta quasi altro da aggiungere. L’Orang-
utang deve essere fuggito dalla camera per mezzo della
corda del parafulmine, proprio prima che la porta della
camera venisse sfondata. E nel passare attraverso alla fi-
nestra deve averla richiusa.
Fu poi catturato dallo stesso proprietario che ne rica-
vò una forte somma cedendolo al a Jardin des Plantes».
Lebon fu immediatamente messo in libertà, non appena
le circostanze (condite di qualche commentario da Du-
pin) furono da noi esposte al bureau del prefetto di poli-
zia. Questo funzionario, per quanto benevolmente di-
sposto verso il mio amico, non poteva però nascondere
il suo dispiacere per la piega che aveva preso l’affare e
si lasciò sfuggire qualche sarcastica osservazione su
quanto sarebbe desiderabile che ognuno si occupasse
delle proprie faccende.
– Lasciatelo dire, – concluse Dupin che non aveva
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