Page 50 - I delitti della rue Morgue
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gnato. Il francese che ha conoscenza del delitto, ma ne è
           innocente, esiterà certamente a rispondere al mio avviso
           e reclamare il suo Orang-utang. Ragionerà cosí: «Io
           sono innocente; sono povero e il mio Orang-utang è una
           bestia d’un gran valore: – per uno come me è un patri-
           monio – e per una sciocca paura di pericolo, dovrei per-
           derlo? Ecco che ritorna in mano mia. È stato trovato al
           Bois de Boulogne, molto lontano dal luogo del delitto.
           Come si potrà mai sospettare che una bestia abbia ese-
           guito il colpo? La polizia è fuorviata, non ha saputo tro-
           vare la piú debole pista. Quand’anche fossero sulle trac-
           ce dell’animale, sarebbe impossibile provare che io ero
           a conoscenza del delitto o farmene colpa perché ne ero a
           conoscenza. Ma soprattutto,  sanno chi sono. Chi ha
           messo l’annunzio indica me per il proprietario della be-

           stia. Non so quanto sappia. Ma se io evito di reclamare
           la proprietà di una bestia di cosí gran valore – che si sa
           appartenermi – può darsi che attiri su di essa il sospetto.
           Non è davvero mia intenzione richiamar l’attenzione su
           di me o sul mio animale. Risponderò all’avviso del gior-
           nale, riprenderò il mio Orang-utang e lo terrò chiuso
           sino a quando non sarà finita questa faccenda.»
              In quel momento sentimmo un passo che saliva le
           scale.
              – Tenetevi pronto – mi disse Dupin – con le pistole;
           ma non adoperatele e non fatele vedere se non a un mio
           segno.
              Il portone era stato lasciato aperto e il visitatore era
           potuto entrare senza suonare: aveva anche salito vari


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