Page 41 - I delitti della rue Morgue
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muro. È probabile che anche gli agenti di polizia abbia-
no esaminato il dietro della casa; ma nel caso, guardan-
do quelle ferrades nel senso della loro larghezza (come
senza dubbio hanno dovuto fare) non hanno badato a
questa larghezza, o in ogni caso non vi hanno dato la ne-
cessaria importanza. Del resto, una volta resisi conto
che da quella parte non era possibile fuggire, era natura-
le che facessero un esame molto sommario. Tuttavia per
me era evidente che, se la persiana della finestra aperta
dietro la spalliera del letto fosse stata interamente ad-
dossata al muro, sarebbe arrivata a soli due piedi dalla
corda del parafulmine. Risultava inoltre chiaro che di-
sponendo di una forza e di un coraggio non comuni, per
mezzo di quella corda si sarebbe potuto raggiungere la
finestra. A quella distanza di due piedi e mezzo (si sup-
pone ora la persiana interamente aperta), l’assassino
avrebbe potuto trovare nella parte forata a griglia una
solida presa. Abbandonando allora la corda, assicurando
bene i piedi contro il muro e slanciandosi coraggiosa-
mente avanti, avrebbe potuto tirare a sé la persiana in
modo da chiuderla e, supponendo che la finestra in quel
momento fosse aperta, sarebbe persino potuto cadere
nella stanza.
«Vi prego di tenere bene in mente che io parlo di
un’energia assolutamente insolita come necessaria per
riuscire in una impresa cosí difficile e pericolosa. Il mio
scopo è di provarvi, anzitutto, che la cosa si poteva fare;
ma, in secondo luogo, e principalmente, di imprimervi
nella mente la straordinarissima e quasi soprannaturale
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