Page 24 - I delitti della rue Morgue
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«Jules   Mignaud,  banchiere   della  casa   Mignaud   et
           Fils, Rue Deloraine. È il piú vecchio dei Mignaud. Ma-
           dame L’Espanaye era benestante. Aveva aperto un conto
           corrente con la sua casa nella primavera del... (otto anni
           prima). Faceva spesso piccoli depositi. Non ha mai riti-
           rato nulla sino a tre giorni prima della morte, quando ri-
           tirò di persona la somma di quattromila franchi. La som-
           ma era stata pagata in oro e un commesso era stato inca-
           ricato di portargliela a casa.
              «Adolphe Lebon, impiegato del banco Mignaud et
           Fils, depone che quel giorno, verso le dodici, accompa-
           gnò Madame L’Espanaye fino a casa coi quattromila
           franchi divisi in due sacchetti. All’aprirsi della porta ap-
           parve Mademoiselle L’Espanaye, e gli tolse di mano
           uno dei sacchetti, mentre la vecchia signora prendeva

           l’altro. Egli s’inchinò e se ne andò. Non vide nessuno
           nella via, allora. È una via fuori mano, molto solitaria.
              «William Bird, sarto, depone di essere stato di coloro
           che entrarono in casa. È inglese. Vive a Parigi da due
           anni. Fu dei primi a salir le scale. Udí le voci che dispu-
           tavano. La voce rude era di un francese. Poté capire
           qualche parola ma ora non si ricorda di tutto. Udí distin-
           tamente le parole sacré e mon Dieu. In quel momento il
           rumore era come di varie persone in lotta, un tramestío e
           scalpiccío. La voce acuta era altissima; piú alta della
           rude. È sicuro che non era la voce di un inglese. Gli par-
           ve la voce di un tedesco. Può darsi che fosse una voce di
           donna. Il teste non conosce il tedesco.
              «Quattro dei summentovati testimoni, interrogati di


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