Page 50 - Odi e Inni
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CRISANTEMI




                         Dove sono quelle viole? dove

                         la pendice tutta odorata al sole?
                         dove, o bianche nuvole erranti, dove
                         quelle viole?



                         Quel rosaio dov’era dunque? dove

                         l’orto chiuso tutto ronzii la sera?
                         dove, o nero stormo fuggente, dove
                         dove dov’era?



                         Nubi vanno, fuggono stormi, foglie

                         passano in un èmpito, via, di pianto:
                         tutti i fiori sono ora là: li accoglie
                         quel camposanto.



                         Hanno tinte come d’occasi; e hanno

                         un sentore d’opacità notturna,
                         lieve; e hanno petali che vedranno,
                         urna per urna,



                         tutto il chiuso; bello così da quando

                         vennevi una, dopo aver colte al sole
                         tutte, quelle rose, cantarellando,
                         quelle viole.








                                                A GASPARE FINALI





                         E teco io sono in questo dì che augusto,

                         co’ tuoi nepoti, all’ombra del lavoro
                         tuo, siedi e narri che piantavi arbusto
                         l’elce, per loro:



                         l’elce che spande a molto ciel le rame

                         forti, e nel tronco, ove sarebbe il cuore,


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