Page 49 - Odi e Inni
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gettano: Erbaccia!



                         Tu non odori, o misera, e non frutti;
                         né buona mai ti si credé, né bella

                         mai ti si disse, pur tra i piedi a tutti,
                         sempre, ederella!








                                              LA ROSA DELLE SIEPI





                         Rosa di macchia, t’amo, e tuo fratello
                         il biancospino. Per le vie maestre

                         quando tra i biancospini un arboscello
                         vedo, silvestre,



                         tuo, che fiorisce, io penso che tu saggia
                         sorella allora giunta sia tra il branco

                         con la merenda, e resti un po’, selvaggia,
                         nuova, al lor fianco;



                         resti, ancor molle della tua rugiada,
                         al polverone, e così faccia tardi

                         mentre con loro a quella lunga strada
                         bianca tu guardi;



                         guardi chi passa nella grande estate:
                         la bicicletta tinnula, il gran carro

                         tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate
                         curvo, il ramarro...



                         E guardando apri tutti i fiori, e sogni
                         di quei passanti con lor ombre nere e

                         lasci distratta qualche foglia ad ogni
                         fiore cadere.












        Odi e Inni                                                                                             47
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