Page 33 - Odi e Inni
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la notte agli occhi umani
                         innumerevolmente cupa?



                         Di qua, come radi i viventi

                         nell’abbarbagliante raggio
                         passano all’afa, ai venti,
                         seguendo qualche lor miraggio...



                         Oh! morte che le anime accendi,

                         di là, con un tacito anelito,
                         oh! sempre più risplendi
                         tu negl’invïolati cieli!



                         Là stelle si uniscono a stelle:

                         son grappoli, nuvole, ammassi
                         di stelle e stelle e stelle,
                         crescenti ad un sospir che passi.



                         Là splendono le anime, intatte,

                         serene, con l’essere immerso
                         nella goccia di latte
                         che fluisce per l’universo.








                                                 LA SFOGLIATURA





                         Chi, sfogliatrici, così mesto canto

                         su lo scurire ad intonar v’invita,
                         tutte alla tonda accanto
                         sedute su la verde gita?



                         Grande è la gita. A tempo, o sfogliatrici,

                         temprò la pioggia lo stridor di luglio:
                         spuntarono radici
                         dal calcio e fecero cespuglio.



                         A tempo, quando il gambo avea tre foglie,

                         voi lo roncaste con la corta zappa;


                                                                                                               31
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