Page 23 - Odi e Inni
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arde la guerra: l’acqua della gora
                         non è bastata a tutta quella sete.



                         Ora, silenzio. Ma tu veglia ancora;

                         nutrisci il fuoco buono ed infinito;
                         veglia ed aspetta il raggio dell’aurora!



                         Qualcuno viene; solo uno: fuggito
                         o vincitore? Tacquero le iene.

                         Un urlo tuona; solo, ma ruggito;


                         ed è sol uno, ma leon, che viene.









                                                 AL CORBEZZOLO




                         O tu che, quando a un alito del cielo

                         i pruni e i bronchi aprono il boccio tutti,
                         tu no, già porti, dalla neve e il gelo
                         salvi, i tuoi frutti;



                         e ti dà gioia e ti dà forza al volo

                         verso la vita ciò che altrui le toglie,
                         ché metti i fiori quando ogni altro al suolo
                         getta le foglie;



                         i bianchi fiori metti quando rosse

                         hai già le bacche, e ricominci eterno,
                         quasi per gli altri ma per te non fosse
                         l’ozio del verno;



                         o verde albero italico, il tuo maggio

                         è nella bruma: s’anche tutto muora,
                         tu il giovanile gonfalon selvaggio
                         spieghi alla bora:



                         il gonfalone che dal lido estrusco

                         inalberavi e per i monti enotri,


                                                                                                               21
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