Page 19 - Odi e Inni
P. 19
Salve, o Sicilia! Ogni aura che qui muove,
pulsa una cetra od empie una zampogna,
e canta e passa… Io era giunto dove
giunge chi sogna;
chi sogna, ed apre bianche vele ai venti
nel tempo oscuro, in dubbio se all’aurora
l’ospite lui ravvisi, dopo venti
secoli, ancora.
LA QUERCIA D’HAWARDEN
Quercia d’Hawarden, dove sei? Te pure,
come le quercie antiche dalle rame
secche, del parco, abbatté giù la scure.
O nidi che celava il tuo fogliame!
O nell’alto pietà stridula e varia
di voli fermi, come d’api a sciame!
O stormi usati che al dorar dell’aria
scendeano in te per celebrar la festa
della lor giovinezza, o centenaria!
O stormi erranti che per l’aria mesta
di nubi ner in te scendean fidenti
a sfidare il fragor della tempesta!
Giace la quercia che in balìa de’ venti
per tanta età su roccia di granito
videro alzarsi immobile le genti.
Le genti, o vecchio grande uomo sparito,
vennero a te, che in terra profondavi
l’opera ed il pensier nell’infinito.
Popoli a te d’eroi vennero, schiavi;
17