Page 135 - Odi e Inni
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avean pietà del vecchio eroe, che pianse
quando non vide, e pianse quando vide.
CORO Coi vecchi nostri canti che sai,
voci di cose piccole e care,
t’addormiremo, vecchio; e potrai
ricominciare.
E quando il mare, nella tua sera,
mesto nell’ombra manda il suo grido,
sciogliere ancora potrai la nera
nave dal lido.
Vedrai le terre de’ tuoi ricordi,
del tuo patire dolce e remoto:
là resta, e il molto dolce là mordi
fiore del loto.
Sarai qui presso. Rotto il tuo remo
sopra il tuo capo stanco sarà.
Sul tuo sepolcro noi canteremo
la tua lontana felicità.
IL SOGNO DI ROSETTA
Rosetta cuce ancora alla finestra,
cuce all’ultimo raggio
del sole, udendo conversar tra loro
con voci dolci e strane
le rondini straniere,
sue compagne dell’albe e delle sere,
sue sole casigliane
nella casetta in capo del villaggio.
E cuce, ché sull’alba di domani
convien ch’alla maestra
riporti il suo cucito,
perché domani è festa;
e tira via costure e soprammani
senza levar la testa dal lavoro.
E giù di fuori è il salutar contento
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