Page 52 - Nuovi poemetti
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Pioveano i chicchi. A Rosa vie più mesto
si fece il cuore. Ah! che il desio rimane
addietro, spesso, e il tempo va più lesto!
Capì la madre che pensava al pane
delle sue nozze, pallida e sgomenta;
e disse, volti gli occhi in là: «Stamane
scuotono il grano, ma della sementa...»
III
E nelle braccia si trovò piangente
l'una dell'altra. «Oh! quello che più costa,
figlia, è la gioia: oh! non si dà per niente!»
«Se ho fatto male, non l'ho fatto apposta!
Lascia ch'io resti qui con te, ch'io stia
in un cantuccio, ma con te, nascosta...
Non mi mandare, o dolce madre, via!...»
IL CORREDO
I
«Non io ti mando. È un altro che ti manda.
Fa quel ch'io feci, che per te fu bene.
Va col tuo velo e con la tua ghirlanda.
Te la faremo d'astri e di verbene;
di rose, resti, e per un po', tu sola.
Va col corredo quale a te perviene.
Frullare il fuso e correre la spola
facesti assai! La tela, che tessesti!
Quante coperte e paia di lenzuola!
Tutte son tue; che, quando là ti desti
nei primi giorni, prima che sia giorno,
pensi che i più, degli anni tuoi, son questi.
Ti sentirai l'odor di casa attorno,
il buon odor di spigo e di cotogno,
e di tua mamma; ed ecco di ritorno
sarai, tra noi, se dopo dormi, in sogno.
II
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