Page 497 - La mirabile visione
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Gli ultimi tredici canti, in verità, non si trovarono sulle prime.
Appunto s'era fermato, essi credettero, avanti il cielo della
contemplazione o di Saturno, (il 21) che inaugura la terza parte
della cantica, la parte più altamente e meramente contemplativa,
la parte che comprende il cielo delle stelle, medio tra Saturno e il
primo Mobile. Appunto appunto mancava all'ultimo lavoro,
ispirazione ineffabile del buon Apollo, la salita ad sidera. Ma egli
l'aveva compiuta questa cantica, che abbiamo veduta procedere
per decine, più il ternario ultimo: egli aveva compiuto il poema
sacro che, in verità, come nella sua misteriosa canzone
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s'aspettava, lo fece morire , e non lo ricondusse, come egli nel
poema sperava, al bell'ovile della sua patria.
XXXX.
LA DIVINA COMEDIA
Nella sua prima giovinezza., "passando... per un cammino
lungo lo quale sen gìa un rivo chiaro molto", (VN. 19) chè può
ben essere il "fiumicel che nasce in Falterona", (Pur. 14, 17) e non
differire dal "fiume bello e corrente e chiarissimo", (VN. 9) lungo
il quale gli era già apparso Amore peregrino; Dante concepì un
suo primo disegno di ciò che fu la Comedia; la quale fu
richiamata al pensiero, e così disegnata come ella è, più di venti
di Minghin da Mezzano. Egli scrisse il suo povero epitafio zoppicante,
quando tutti credevano che Dante fosse rimasto a mezzo del suo cammino
verso le stelle, ossia della terza cantica. Nè il cenno manca, forse, in quel
del Canaccio: cecini voluerunt fata, quousque. La morte interruppe il canto.
571 Vedi a p. 231: Tu vuoi ch'io muoia etc. Vedi a p. 300 e sg. Il senso dei versi
"Fa, signor mio" in ultima analisi è che vuol compiere la Comedia prima di
morire.
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