Page 482 - La mirabile visione
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cherubini son le Melebranche di Malebolge. (Inf. 27, 113) Per
           Dante a quel che pare, non si dannò (oltre gli angeli nè caldi nè
           freddi, non dannati e non beati) se non un Serafino, il più bello
           anzi dei Serafini, per superbia, e molti Cherubini per invidia; per
           superbia e invidia che sono, come ho detto, gli unici peccati di cui
           quelle creature spirituali erano capaci. "Il nome di Troni dinota
           ciò che è separato da ogni terrena bassura, senza alcuna mistione,
           e che è portato all'alto da divino studio... in lui che è veramente
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           sommo, immobile sta" . Ecco perchè sono i contemplanti nel
           cielo di Saturno cui muovono i Troni. E il nome di Dominazioni
           indica "la dominazione liberalmente severa, che inalzandosi sopra
           ogni   abietta   servitù   e   sopra   ogni   bassezza,   libera   da   ogni
           dissimiglianza,   brama   incessantemente   la   dominazione   e   il
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           principio della dominazione... " Ecco il cielo di Giove, e la
           dominazione o signoria giusta che in quel cielo trionfa. E il nome
           di Virtù indica, per non dir altro, "una forte e inconcussa virilità".
           Ecco il cielo di Marte, e gli imperturbabili campioni della fede, e
           l'inconcusso   animo   di   Dante,   apostolo   della   verità,   che   farà
           manifesta, checchè gliene avvenga, la sua visione tutta . Le
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           Potestà   significano   "un   ordine   senz'alcuna   confusione
           nell'accogliere le cose divine, e una intellettuale e supermondiale
           disposizione   di   potestà...;   la   quale  con   animo   invitto
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           ordinatamente si diriga alle cose divine"   Ed  ecco i dottori di
           scienza divina nel Sole, governato dalle Potestati. I Principati
           hanno "la facoltà di principare (per così esprimermi) e guidare in
           modo deiforme e con sacro ordine... e di rivolgersi totalmente al
           sopraprincipale principato, e condurre gli altri principalmente a


           552   Dion. Ar. ib. Ed ecco, in "divino studio", il nome di Bernardo, che è il
              Virgilio dell'ultima visione.
           553   Id. ib. 8, 1.
           554    Certo   Dante   aveva   letto   ciò   che   segue   in   Dionigi;   "affinchè   le
              illuminazioni in loro insite non patiscano alcun menomamento". Tutta tua
              visione!
           555   Id. ib.


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