Page 432 - La mirabile visione
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al gran dì, sono sospesi. (Inf. 9, 121) Ora sospesi sono gli spiriti
           magni e i parvoli innocenti del limbo. (Inf. 2, 52) Non anch'essi
           sino al gran dì? Sino al gran dì in cui così chiara sarà la veste di
           Catone? Il fatto è che allora il cimitero sarà tacito come ha da
           essere un cimitero. Dove sono coloro che fecero l'anima morta
           col corpo? Non sono. Sono nella necropoli della città dei morti:
           sono i morti della morte. Come (o divino acume di mente!), come
           quelli  che  di  là  del  fiume  della  morte, corrono e  corrono e
           corrono, sono i vivi della morte. Ebbene, resteranno quelli del
           limbo? i parvoli innocenti e gli spiriti magni? cui è destinato
           dall'Eneida verace a giudice Catone? Catone che nel gran dì sarà
           così glorioso? Catone che era de' sospesi e s'è mosso e si trova a
           mezza via tra il limbo e il paradiso terrestre? Saranno dunque
           otto, e non sette, non sette come devono essere, le ripartizioni
           dell'inferno? Altri, più ingegnoso di me, trovi dove collocare
           questi  sospesi, pur che non li conservi nell'inferno. Cerchi e
           cerchi; e troverà... che cosa? "Un luogo di seconda felicità per i
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           parvoli   non   battezzati   edificato   dai   Pelagiani" :   "inter
           damnationem   regnumque   caelorum,   quietis  vel   felicitatis
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           cuiuslibet vel ubilibet quasi medium locum" . Questo luogo di
           mezzo   promettevano   ai   parvoli   i   Pelagiani,   che   ne   furono
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           riprovati . Ma essi dicevano che i parvoli non potevano essere
           annoverati nè tra i fedeli nè tra gl'increduli; al che gli ortodossi
           rispondevano che, a quel modo, i battezzati non erano, come
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           invece   erano,   fedeli .   Checchè   questi   rispondessero.   Dante
           mostra di credere a codesta medietà, e di assegnare sì ai parvoli
           innocenti e sì agli spiriti magni quel luogo di mezzo, di pace o


           447   Aur. Aug. Op. XIII 1165.
           448   ib. 426 (De anima I 11).
           449   ib. 36, 90, 91.
           450   ib. 18 et al. Non si dica che questo luogo medio è appunto il limbo. Dice
              esplicitamente   S.   Agostino   contro   i   Pelagiani,   che   gl'infanti   saranno
              dannati, col diavolo, sebbene con la pena più mite. Questa è la sorte del
              limbo, contraria, perciò, a quella del medio luogo.


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