Page 426 - La mirabile visione
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Questo battesimo figurato, che dissolve la  tenebra  e che è
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           iterato per l'ombra e il veleno della carne , imprime ciò che il
           sacramento vero: il character, per cui Dante è riconosciuto, alle
           parole di Virgilio, dai fantasmi e dai diavoli, e lasciato passare e
           portato sui fiumi dell'inferno, derivati dall'Acheronte che spiccia
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           dalla colpa originale . Nè mancano nell'immensa Visione le
           imagini degli altri sacramenti. Il  del ciel messo  viene come lo
           Spirito Santo agli Apostoli: "Dal cielo si produsse d'un tratto un
           suono, come d'un vento (spiritus) forte che venisse, e riempì la
           casa tutta..." 436

                     E già venìa...
                     un fracasso d'un suon pien di spavento...
                     non altrimenti fatto che d'un vento
                     impetuoso... (Inf. 9, 64).

           E un cenno a quel che segue negli Atti, "che apparvero lingue
           spartite, come fuoco", può essere in quella ragione naturale data
           dell'impeto del vento, impetuoso  per gli avversi ardori. Ora la
           confermazione o cresima, si sa in che rapporto sia con quella
           narrazione evangelica. E si veda: non è figurata l'imposizion delle
           mani nell'atto di Virgilio che chiude con le sue mani gli occhi a
           Dante, atto che è seguìto dall'ammonimento di mirar la dottrina
           ascosta sotto il velame? non è adombrato nel vento che viene
           sull'onde,   sull'onde  dello   Stige   che   è   la   continuazione

              vivificarlo: morto a Dio, morire al peccato, cioè vivificare a Dio: concetti,
              quanto si voglia sottili, ma comuni, saputi, triti, volgati.
           434   Vel. pag. 47 e altrove. Ma bisogna capovolgere il concetto che v'esposi, del
              seppellimento rispetto alla morte. Il seppellimento è prima, nel battesimo
              cioè nell'alto passo  dell'Acheronte: la morte segue, avanti Francesca e
              Lucifero.   Parrà   strano;   e   tuttavia   se   alla   morte   segue   la   vita,   al
              seppellimento deve seguire la morte. È un rovescio.
           435   Vel. pag. 204 sgg.
           436   Act. Ap. II 3.


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