Page 156 - Minerva oscura
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pierlo e chiarirlo. L'accidia, che è lento amore in vedere o a ac-
quistare il bene; che è, con altre parole, nella vita contemplativa e
nell'attiva (anche questo ordine, prima la contemplativa, poi l'atti-
va, non è senza perchè, e lo vedremo); la duplice accidia adun-
que, spirituale e carnale, si punisce da Dante in due modi, con la
forzata mobilità di chi volle e vorrebbe posare, con la forzata im-
mobilità di chi vorrebbe invece ora muoversi. Anzi il Poeta trova
la maniera di unire questi due castighi in uno. Diciamo partita-
mente il tutto.
Gl'ignavi dell'Antinferno corrono perpetuamente, ma nel vesti-
bolo dell'Inferno dove pure vorrebbero entrare: invidiosi son d'o-
gni altra sorte! Nella palude Stigia alcuni rissano continuamente,
altri sono fitti nel fango: gli uni e gli altri, piangono e s'attristano
e vorrebbero pure uscir di lì, a costo anche di passare in Dite. Gli
accidiosi spirituali del Limbo posano bensì ma sospirano, sebbe-
ne i loro lamenti non suonino come guai; e vivono in un continuo
desiderio senza speranza. Gli accidiosi spirituali del cimitero su-
gli spalti di Dite; che assomigliano tanto alla gente di molto valo-
re che in quel limbo eran sospesi, poichè in quel cimitero è gente
magnanima, cui voler parlare e cui intendere è giusto desio; que-
sti altri accidiosi che invece di sospiri gettano duri lamenti,
che ben parean di miseri e d'offesi,
sono sepolti in arche che si chiuderanno per sempre nel giorno
del Giudizio Universale. Questi sono i castighi dell'accidia del-
l'Inferno. E nel Purgatorio gli accidiosi in parte sono
...anime che movieno i piè..
e non parevan, sì venivan lente;
....persone
che si stavano all'ombra dietro al sasso,
com'uom per negligenza a star si pone.
ed un di lor, che mi sembrava lasso,
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