Page 155 - Minerva oscura
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V.
Riassumo dal libro del Bartoli. Il Minich ritiene che Dante nei
primi 7 canti avesse abbozzato un sistema di punizione, che poi
all'ottavo abbandonò, dando in tal modo alla Divina Commedia
quelle vaste proporzioni che vi si ammirano. Il Todeschini confu-
ta questa ipotesi come poco onorevole alla reputazione letteraria
dell'Alighieri. Il Bartoli ammette che anche dopo quella confuta-
zione, certe difficoltà permangono.
Pag. 53: «In tanta abbondanza di peccati, noi sentiamo qui che
manca qualche cosa: mancano tre dei vizi capitali, la superbia,
l'invidia e l'accidia.
Incominciamo dall'accidia...»
Riassumo ancora. Il Bartoli non crede che accidiosi siano nel
vestibolo dell'Inferno, nè che il Poeta confonda l'accidia coll'i-
gnavia, colla viltà d'animo.
Pag. 55: «Sebbene non possa nascondere che un argomento in
favore dell'opinione del Daniello e degli altri che ho citati, sareb-
be questo, che l'accidia è punita nel Purgatorio Dantesco in modo
analogo a quello onde sono puniti i vili dell'Antinferno. Questi
son condannati a correre perpetuamente dietro l'insegna; ed anche
coloro che si purgano del peccato dell'accidia hanno il correre per
punizione:
.......correndo
Si movea tutta quella turba magna
Purg. XVIII 97-8
Noi siam di voglia a muoverci sì pieni
che ristar non potem....
ivi 115-16».
L'argomento qui esposto, è per me decisivo; ma bisogna com-
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