Page 114 - Minerva oscura
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commettere ingiuria. Così gli accidiosi intorno a Dite corrispon-
           dono a quelli intorno Acheronte, nè forse per altro che per questa
           corrispondenza, corrono gl'ignavi fuori dell'inferno, e dentro l'in-
           ferno sospirano i non credenti e i non battezzati; nè forse per altra
           cagione caddero dal cielo gli angeli nè ribelli nè fedeli. Sotto le
           due coppie di accidiosi siano i peccatori, nell'inferno superiore,
           d'incontinenza, in tre gironi; nell'inferiore, di malizia (di cui la be-
           stialità è la prima specie), pure in tre gironi. Ad Acheronte somi-
           gli Stige, a Caron Flegias, agli ignavi che mai non passano il fiu-
           me, i fangosi che mai non escono dal pantano: non degni quelli di
           passare, questi di uscire, perchè gli uni non fecero nè bene nè
           male e gli altri aderirono bensì al male, ma non lo fecero, o rico-
           nobbero bensì il bene, ma non lo operarono. Somigli al nobile
           Castello dove sospirano mestamente gli Spiriti magni, la città di
           Dite, lungo i cui spaldi sospirano duramente pur uomini che pose-
           ro gl'ingegni a ben fare, uomini, come Farinata e lo secondo Fe-
           derico, per molta e grande parte degni d'ammirazione e di rispet-
           to. Le due specie di accidia comprese tra il ternario dell'inconti-
           nenza e quello della malizia, appartengano la prima all'inconti-
           nenza come di tali che non frenarono o non ebbero l'irascibile, e
           la seconda alla malizia come di tali che maliziosamente disconob-
           bero Dio. Nè dei primi si abbia a raccontare alcun bene, nè dei se-
           condi alcun male. E il Paradiso con le sue nove spere ricordi l'In-
           ferno coi suoi nove gironi; i beati del cielo della Luna e di quello
           di Mercurio richiamino gli accidiosi per manco di volontà e quelli
           che ebbero la volontà volta al male; i pieni d'amore del cielo di
           Venere richiamino i lussuriosi del secondo girone, e Carlo Martel-
           lo ripeta Francesca; i famelici di verace manna che godono nella
           spera del sole, facciano ripensare ai golosi battuti dalla pioggia
           nell'aer tenebroso del girone terzo, e in quel cielo come in questo
           girone si parli di risurrezione della carne; i combattenti per Dio
           del cielo di Marte rammemorino quelli del quarto girone, che per-
           dettero Dio per amore di cosa che non dura, e lodino, per contra-



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