Page 101 - Minerva oscura
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Come la carne gloriosa e santa
                Fia rivestita, la nostra persona
                Più grata fia per esser tutta quanta ,
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           con quel che segue e precede. Nè forse è vano il cenno ad Eva:

                               la bella guancia,
              Il cui palato a tutto il mondo costa ;
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           per richiamare la pianta che nel cerchio dei golosi nel purgatorio
           tanti prieghi e lagrime rifiuta:

              Legno è più su, che fu morso da Eva,
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              E questa pianta si levò da esso .
           Il che mostra come potesse rampollare l'idea di opporre la scienza
           divina al vizio della gola; rampollare dal primo drama del paradi-
           so deliziano; poi che quel legno era buono a mangiare e bello agli
           occhi e all'aspetto dilettevole; e il Tentatore aveva detto a Eva: 'in
           qualunque dì ne mangerete, si apriranno gli occhi vostri e sarete
           come Iddii, sapendo il bene e il male (Gen. III)'. L'Uomo sale an-
           cora, e si trova nel cielo di Marte, dove gioiscono i guerrieri della
           Fede, i liberali del loro sangue: dove appena giunto, l'uomo fa
           olocausto a Dio, ossia sacrifizio di tutto sè. I lumi cantano una
           melode santa: Risurgi e vinci. Il Poeta esclama:

              Ben è che senza termine si doglia
                Chi, per amor di cosa che non duri
                                               60
                Eternalmente, quell'amor si spoglia !


           57   Par. XIV 44 e segg.
           58   Par. XIII 38 e segg.
           59   Purg. XXIV 116 e seg.
           60   Par. XV 10 e segg.


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