Page 54 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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- Ah continuò Utterson -, ed è arrugginita anche nei punti dov'è
            rovinata   -.   I   due   uomini   si   scambiarono   uno   sguardo   con
            sgomento. - Torniamo al gabinetto.
            Salirono la scala in silenzio e, data di sfuggita un'occhiata
            piena di raccapriccio al cadavere, fecero un esame più accurato
            di tutto ciò che era nel gabinetto. Su un tavolo vi erano tracce
            di esperimenti chimici: vari mucchietti dosati di una specie di
            sale bianco erano distribuiti in tante bacinelle di vetro, come
            per un tentativo che lo sventurato non fosse riuscito a portare a
            termine.
            - Si tratta dello stesso preparato che gli portavo continuamente
            - disse Poole; e proprio mentre parlava il bricco del tè, con un
            rumore che li fece trasalire, arrivò a bollore.
            Questo   li   richiamò   vicino   al   fuoco,   dove   la   poltrona   era
            comodamente   sistemata   e   il   necessario   per   il   tè   pronto,   a
            portata di mano di chi sedeva, con lo zucchero già nella tazza.
            Su un ripiano vi erano vari libri; uno stava vicino al servizio da
            tè, aperto, e Utterson rimase di stucco nello scoprire che si
            trattava di un'opera di argomento religioso, per la quale Jekyll
            aveva a più riprese espresso grande stima, annotata, di suo
            pugno, con sconcertanti empietà.
            Continuando a perquisire la camera, gli investigatori arrivarono
            alla psiche. Ma lo specchio era inclinato in modo da mostrare
            loro solo il roseo bagliore che giocava sul soffitto, lo sfavillio
            del fuoco cento volte ripetuto lungo le superfici vitree delle
            teche,  oltre  che  i  loro  stessi visi,  pallidi  e  spauriti,  tesi  a
            osservare.
            - Questo specchio ha visto cose strane, signore - mormorò
            Poole.
            - Non più strane comunque della sua presenza qui- fece eco
            l'avvocato, nello stesso tono -. Perché mai Jekyll... s'interruppe
            trasalendo   alle   sue   stesse   parole,   poi   vincendo   l'attimo   di
            debolezza:
            - Che mai poteva farsene Jekyll? - disse.
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