Page 51 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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E adesso, Poole, andiamo a sistemarci anche noi- disse; e con
            l'attizzatoio sotto il braccio, si avviò per primo verso il cortile.
            La nuvolaglia si era addensata in banchi davanti alla luna e
            adesso era completamente buio. Il vento, che soltanto a spifferi
            e   folate   penetrava   in   quel   pozzo   sprofondato   fra   le   mura,
            faceva vacillare la fiamma della candela sui loro passi, finché
            non giunsero al riparo nella sala anatomica, dove si sedettero in
            silenzio ad aspettare.
            Tutt'intorno c'era il solenne ronzio di Londra; ma, più vicino, la
            quiete era rotta solo dal rumore dei passi che facevano avanti e
            indietro sul pavimento del gabinetto.
            - Cammina così tutto il giorno, signore - bisbigliò Poole -; sì, e
            la maggior parte della notte. Solo con l'arrivo di un nuovo
            campione farmaceutico si ha una breve interruzione. Ah, così
            nemica del riposo può essere solo una cattiva coscienza! Ah,
            signore, c'è del sangue proditoriamente versato in ognuno di
            quei   passi!   Ma   ascoltate   ancora,   con   un   po'   più   di
            concentrazione: mettetevi con tutto l'animo in ascolto, signor
            Utterson, e poi ditemi se è il passo del dottore, questo.
            I passi suonavano leggeri e irregolari, con un certo ritmo pur
            nella   loro   lentezza;   in   effetti   erano   diversi   dall'andatura
            pesante, rumorosa, di Henry Jekyll. Utterson sospirò.- E non
            c'è mai dell'altro? - chiese.
            Poole annuì. - Una volta – disse -. Una volta l'ho sentito
            piangere!
            - Piangere? E come? - disse l'avvocato, sentendo un improvviso
            brivido d'orrore.
            - Piangere come  una donna o un'anima  dannata - disse il
            maggiordomo.
            - Mi sono allontanato con il cuore così gonfio che avrei pianto
            anch'io.
            Ma ormai si era allo scadere dei dieci minuti. Poole tirò fuori
            l'ascia da sotto un mucchio di paglia da imballaggio; la candela
            venne   collocata   sul   più   vicino   tavolo   per   avere   luce   al
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