Page 16 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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appresta a rincasare.
            Il signor Utterson uscì dall'ombra e, mentre quello passava, lo
            toccò sulla spalla: - Il signor Hyde, se non sbaglio?
            Il signor Hyde si ritrasse, trattenendo il fiato con un sibilo. Ma
            fu solo momentanea la paura e, pur evitando di guardare in
            faccia l'avvocato, rispondeva con notevole freddezza: - Così mi
            chiamo. Cosa volete?
            - Vedo che state rincasando replicò l'avvocato. Io sono un
            vecchio amico del dottor Jekyll: il signor Utterson, di Gaunt
            Street; avrete già sentito il mio nome; e pensavo, dato che ho
            avuto la fortuna d'incontrarvi, che potevate farmi entrare.
            - Non troverete il dottor Jekyll: è fuori casa - rispose il signor
            Hyde, infilando la chiave. E poi improvvisamente, ma sempre
            senza alzare lo sguardo: - Come fate a conoscermi? chiese.
            - Voi, da parte vostra - disse Utterson, - volete farmi un favore?
            - Con piacere - rispose l'altro -. Di che si tratta?
            - Mi fareste vedere la vostra faccia? - chiese l'avvocato.
            Il   signor   Hyde   sembrò   esitare;   poi,   come   dopo   rapida
            riflessione, si mise in mostra con aria di sfida, e i due si
            guardarono fissi negli occhi per qualche istante. - Adesso sono
            in grado di riconoscervi - disse il signor Utterson -. Può sempre
            servire.
            - Sì - ribatté il signor Hyde -, è un bene che ci siamo incontrati
            e, già che ci siamo, è bene che prendiate pure il mio indirizzo. -
            E diede il numero di una via di Soho.
            "Mio Dio!", pensò il signor Utterson. "Vuoi vedere che anche
            lui   ha   pensato   al   testamento?".   Ma   tenne   per   sé   quella
            considerazione, limitandosi a borbottare qualcosa in segno di
            ringraziamento per l'informazione.
            - E adesso ditemi - riprese l'altro -: come fate a conoscermi?
            - Dalla descrizione - fu la risposta.
            - E di chi?
            - Abbiamo degli amici in comune - disse il signor Utterson.
            - Amici in comune? - fece eco il signor Hyde, con voce un po'
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