Page 659 - Jane Eyre
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— Ma ora che siete ricca, Jane, avrete amici che non
           vi permetteranno di dedicare l'esistenza a un povero cie-
           co!
              — Non vi ho detto che ero indipendente e ricca?
           Sono padrona assoluta di me, signore.
              — E volete restar con me?
              — Certo, a meno che non me lo permettiate. Sarò la
           vostra vicina, la vostra infermiera, dirigerò la vostra
           casa. Vi ho trovato solo, sarò la vostra compagna, vi leg-

           gerò, passeggerò con voi, mi sederò presso di voi, sarò
           le vostre mani e i vostri occhi. Cessate di mostrarvi af-
           flitto, caro padrone: non sarete mai abbandonato finché
           io vivrò.
              Non rispose: pareva serio e distratto.
              Sospirò, socchiuse le labbra per parlare e le richiuse
           di nuovo.
              Io provavo un senso di malessere, forse avevo messo
           troppo zelo nelle mie offerte, forse avevo tenuto poco
           conto delle convenienze, e lui, come Saint-John, era sta-
           to offeso dalla mia sfrontatezza.
              Avevo fatta la mia proposta partendo dall'idea che
           egli volesse sposarmi.
              Benché non l'avesse detto, ero convinta che mi avreb-
           be reclamata come cosa sua, ma vedendo che non dice-
           va nulla e che il suo aspetto si faceva sempre più chiuso,
           temei d'essermi ingannata e di aver agito alla leggiera.
              Allora cercai di svincolarmi dalle sue braccia, ma egli
           mi strinse a sé più forte.




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