Page 557 - Jane Eyre
P. 557

Saint-John continuò:
              — È duro di lottare contro le naturali tendenze, ma è
           possibile; lo so per esperienza.
              "Dio ci ha dato, in certa misura, il potere di essere ar-
           bitri del nostro destino; quando la nostra energia doman-
           da un appoggio che non può avere, quando la nostra vo-
           lontà aspira a una meta che non può conseguire; non ab-
           biamo bisogno di lasciarci morire di fame o di dolore,
           dobbiamo solo cercare un altro nutrimento per lo spirito,

           così forte come quello proibito che voleva gustare, e
           forse più puro; noi dobbiamo soltanto scavare col piede
           avventuroso una via che se è più difficile, non è né
           meno diretta, né meno larga di quella chiusa dalla fortu-
           na dinanzi a noi.
              — Un anno fa anch'io ero molto infelice, perché cre-
           devo di essermi ingannato facendomi pastore; i doveri
           inerenti al mio stato mi pesavano; avrei voluto una car-
           riera nel mondo più attiva, la carriera letteraria, il desti-
           no di artista, di scrittore o di oratore, tutto meno che
           quella di prete.
              "Sotto la veste del prete sento battere il cuore di
           uomo politico, di soldato, il desiderio della gloria, della
           fama, del potere mi agita.
              "La mia esistenza parevami così infelice, che voleva
           cambiarla o morire.
              "Dopo qualche tempo di oscurità e di lotta, brillò la
           luce e giunse il conforto, la mia umile carriera acquistò
           a un tratto l'aspetto di un compito altissimo e illimitato.




                                         559
   552   553   554   555   556   557   558   559   560   561   562