Page 552 - Jane Eyre
P. 552

XI.



              La mia casa – alfine avevo una casa – si componeva
           di una piccola stanza con le mura imbiancate e il pavi-
           mento coperto di sabbia.
              I mobili consistevano in quattro sedie di legno dipin-
           to, in una tavola, un orologio e una credenza, dove era-
           no collocati due o tre vassoi e piatti, e un servizio da tè
           in maiolica.
              Sopra vi era una camera con un letto di abete, un pic-
           colo cassettone, troppo grande però per contenere la mia
           scarsa guardaroba, che però le mie gentili e generose
           amiche avevano fornito del necessario.
              È di sera.
              Avevo mandata a casa la piccola orfana che mi servi-
           va, regalandole un arancio, e stavo seduta sola accanto
           al focolare.
              Quella mattina avevo aperta la scuola.
              Avevo venti scolare, ma tre sole sapevano leggere;
           nessuna sapeva scrivere né far di conti, e poche soltanto
           far la calza o cucire.
              Esse parlano col più marcato accento del distretto e
           per ora duro fatica a capirle, ed esse pure mi capiscono
           male.
              Alcune hanno cattive maniere, sono rozze e intrattabi-
           li quanto ignoranti, ma le altre sono docili e mostrano
           desiderio d'imparare.






                                         554
   547   548   549   550   551   552   553   554   555   556   557