Page 550 - Jane Eyre
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— Sì.
              Ella fissò suo fratello con occhio indagatore.
              — Ebbene? — domandò a voce bassa.
              — Ebbene, Diana? — riprese serbando una faccia im-
           passibile. — Ebbene?
              — Perché?
              — Nulla. Leggete.
              Le gettò la lettera. Ella la scorse e la passò a Maria,
           che la lesse in silenzio e la rese al fratello.

              Tutti e tre si guardarono sorridendo, di un sorriso
           pensoso e rassegnato.
              — Amen, — disse Diana. — Avremo sempre da vive-
           re.
              — In ogni caso la nostra situazione non è peggiore di
           prima, — disse Maria.
              — Solamente l'immagine di quel che avrebbe potuto
           essere contrasta vivamente con quello che è, — disse il
           signor Rivers.
              Piegò la lettera, la ripose nella cartella e uscì.
              Nessuno parlò per un certo tempo, poi Diana disse
           volgendosi a me:
              — Jane, dovete meravigliarvi dei nostri misteri e cre-
           dere che abbiamo il cuore molto duro, vedendo che sia-
           mo così poco afflitte per la morte di un prossimo paren-
           te; ma noi non lo conoscevamo.
              "Egli era fratello di nostra madre. Mio padre aveva
           avuto che dire con lui molto tempo addietro. Fu per suo
           consiglio che mio padre arrischiò tutto quello che posse-
           deva in una speculazione che lo rovinò. Ne nacquero at-


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