Page 40 - Jane Eyre
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— Povera signorina Jane; merita davvero compassio-
           ne!
              — Sì, — rispose Abbot, — se fosse una bella creatura
           si potrebbe aver pietà del suo abbandono, ma chi può
           guardare un rospetto simile?
              — È vero, — rispose Bessie esitando, — è certo che
           una bellezza come la signorina Georgiana vi commove-
           rebbe più, se fosse nella stessa posizione.
              — Sì, — esclamò l'ardente Abbot, — tengo per la si-

           gnorina Georgiana! Cara piccina, con i suoi lunghi ric-
           cioli, con quegli occhi azzurri e quella dolce carnagione;
           pare dipinta; Bessie, avrei voglia di un po' di coniglio
           per cena.
              — Anch'io, con le cipolle arrostite. Venite, andiamo
           giù. — E uscirono.



                                         IV.


              Dopo il mio colloquio col signor Lloyd e i discorsi
           che avevano scambiati Bessie e Abbot, nutrivo speranza
           che un cambiamento si operasse nella mia situazione, ed
           ero impaziente di star meglio.
              Desideravo e speravo in silenzio.
              Ma intanto i giorni e le settimane passavano senza
           che avvenisse nulla di nuovo. Avevo ricuperato la salu-
           te, ma non si parlava punto della cosa che stavami tanto
           a cuore.





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