Page 39 - Jane Eyre
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In quel momento entrò Bessie e si senti il rumore del-
           la carrozza della signora Reed nel cortile.
              — È la vostra padrona, Bessie? — domandò il signor
           Lloyd. — Vorrei parlarle avanti di andarmene.
              Bessie lo invitò ad entrare nella stanza da pranzo, e
           camminò davanti a lui per insegnargli la via.
              Nel colloquio fra il farmacista e la signora Reed, sup-
           pongo che egli la spingesse a mettermi in pensione.
              Questo consiglio fu certo accettato subito, perché la

           sera stessa Abbot e Bessie vennero nella camera dei
           bambini, e credendomi addormentata, si misero a parla-
           re su quell'argomento.
              — La signora, — diceva Abbot, — è molto contenta
           di sbarazzarsi di quella noiosa bambina, che pare sorve-
           gli sempre tutti e mediti qualche complotto.
              Suppongo che Abbot mi credesse un'altra Guy Jaukes
           bambina.
              Allora seppi per la prima volta, dai discorsi che Abbot
           fece a Bessie, che mio padre era un povero pastore, che
           mia madre lo aveva sposato contro il volere dei suoi,
           che consideravano quel matrimonio inferiore alla sua
           condizione. Il nonno Reed, irritato da quella disubbi-
           dienza, aveva diseredato la mamma.
              Dopo un anno di matrimonio mio padre fu attaccato
           dal tifo. Aveva preso il contagio assistendo i poveri di
           una grande città manifatturiera, ove quell'epidemia face-
           va strage. Mia madre si ammalò assistendolo, e tutti e
           due morirono alla distanza di un mese.
              Bessie, dopo avere ascoltato questo, sospirò dicendo:


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