Page 33 - Jane Eyre
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"Perché mi hanno mandato così solo e così lontano, là
ove si stendono le paludi, là ove sono ammonticchiate le
cupe roccie? Il cuore dell'uomo è duro e i buoni angioli
solamente vegliano i passi del povero orfanello.
"Però la brezza della sera soffia dolcemente; il cielo è
senza nubi e le stelle scintillanti spandono i loro puri
raggi. Iddio, nella sua bontà, concede protezione, soste-
gno e speranza al povero orfanello.
"Anche se cadessi passando sul ponte in rovina, an-
che se dovessi errare, attratto da fuochi fatui, nelle palu-
di, mio Padre, che è in Cielo, mormorerebbe nel mio
orecchio promesse e benedizioni e stringerebbe sul suo
cuore l'orfanello.
"Questo pensiero deve infondermi coraggio, benché
non abbia né ricovero né genitori. Il cielo è la mia casa,
e lassù non mi mancherà il riposo. Iddio è l'amico del
povero orfanello."
— Venga, signorina Jane, non pianga! — esclamò
Bessie quando ebbe terminato.
Tanto valeva dire al fuoco di non bruciare; ma come
avrebbe fatto ella a indovinare le sofferenze alle quali
ero in preda?
Il signor Lloyd tornò a vedermi.
— Come, già alzata? — disse entrando. — Ebbene,
Bessie, come sta la piccina?
Bessie rispose che stavo bene.
— Allora dovrebbe essere più allegra.... Venite qui,
signorina Jane.... vi chiamate Jane, non è vero?
— Sì, signore, Jane Eyre.
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