Page 314 - Jane Eyre
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— Fin qui ho fatto tutto quello che ho potuto, e conti-
           nuerò, — disse.
              Poi chiuse lo sportello e la carrozza partì.
              — Purché piacesse a Dio che fosse tutto finito! — ag-
           giunse il signor Rochester chiudendo la porta del cortile.
              Poi con fare distratto si diresse verso quella che met-
           teva nel pomario. Supponendo di non doverlo seguire,
           stavo per tornare indietro, quando mi sentii chiamare.
           Aveva aperta la porta e mi aspettava.

              — Venite a respirare l'aria fresca; questa villa è una
           vera prigionia, non vi pare?
              — Mi par bellissima, signore.
              — Il velo dell'inesperienza vi copre gli occhi; voi ve-
           dete tutto a traverso un velo incantato; non vi accorgete
           come sono misere queste dorature e logore queste drap-
           perie di seta, meschini i marmi, vili gl'intagli. Qui, —
           aggiunse accennando al chiuso ove eravamo entrati, —
           qui ogni cosa è fresca, dolce e pura.
              Egli camminava in un sentiero limitato da una siepe
           di bosso; da un lato si vedevano i peri, i meli e i ciliegi,
           dall'altro i garofani, il biancospino e le erbe odorifere;
           erano così belle ristorate dal sole e dalle frequenti piog-
           gie; il sole faceva brillare la rugiada sulle foglie e man-
           dava i suoi raggi nel sentiero solitario ove eravamo.
              — Jane, volete un fiore? — mi domandò. E colse una
           rosa, mezzo sbocciata, la prima del cespuglio, e me la
           offrì.
              — Grazie, signore, — risposi.




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