Page 319 - Jane Eyre
P. 319
mento convenzionale, che la vostra coscienza non santi-
fica, che la vostra ragione non approva?
Egli tacque, aspettando una risposta. Che cosa potevo
dirgli? Oh! Se un buon genio mi avesse suggerita una ri-
sposta soddisfacente! Vana aspirazione!
La brezza d'occidente scherzava fra l'edera, ma il gen-
tile Ariele non si servì del suo soffio come mezzo per
parlarmi. Gli uccelli cantavano in cima agli alberi, ma il
loro dolce canto non diceva nulla.
Il signor Rochester mi sottopose di nuovo la questio-
ne:
— È male che un uomo pentito e che cerca il riposo,
sfidi l'opinione del mondo, per unire a sé per sempre
quell'essere buono, dolce e gentile, e voglia così conse-
guire la pace dell'anima, e la rigenerazione dello spirito?
— Signore, — risposi, — il riposo del viaggiatore e
la rigenerazione del colpevole non possono dipendere
da un essere mortale; le donne e gli uomini muoiono; i
filosofi peccano di saggezza e i cristiani di bontà. Se
qualcuno che voi conoscete, ha sofferto e peccato, che
cerchi, non fra i suoi simili, ma più in alto, la forza e il
sollievo.
— Ma l’istrumento! l'istrumento! Dio stesso, che ha
fatto l'opera, ordina l'istrumento. Io stesso, – ve lo dico
senza metafora, – sono stato mondano e scioperante; io
credo di aver trovato l'istrumento della mia salvezza
in....
Tacque. Gli uccelli continuavano a cantare, e le foglie
a stormire.
321