Page 324 - Jane Eyre
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— Sono dolente di non potervi dare migliori notizie,
signorina; non vanno bene le cose, e la famiglia è stata
colpita da una grave sventura.
— Spero che non sia morto nessuno, — dissi, guar-
dando i suoi abiti. Egli fissò il crespo del suo cappello e
rispose:
— Ieri fanno otto giorni che il signor John è morto
nel suo quartiere a Londra.
— Il signor John?
— Sì.
— E come ha potuto sua madre resistere a questo col-
po?
— Eh! signorina Eyre, non è una disgrazia da nulla,
ma faceva una vita sciagurata; negli ultimi tre anni si è
condotto male e ne ha fatto di tutti i colori; la sua morte
è stata orribile.
— Avevo saputo da Bessie che non si conduceva
bene.
— Bene! non poteva fare di peggio; sprecava denaro
e salute in mezzo a donne pessime e ad uomini pericolo-
si, faceva debiti e fu messo in prigione. Due volte la ma-
dre andò in suo aiuto, ma appena libero tornava ai com-
pagni e ai vizii. Non aveva la testa a posto e i birbanti
con i quali viveva non facevano altro che ingannarlo.
Tre settimane fa circa, venne a Gateshead e disse alla si-
gnora di affidargli tutto il patrimonio. I suoi beni erano
già stati molto compromessi dalle stravaganze del figlio.
Partì e poco dopo si seppe che era morto, Dio sa come.
Si dice che si sia ucciso.
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