Page 325 - Jane Eyre
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Tacqui, perché quella notizia mi colpì d'orrore. Ro-
           berto continuò:
              — Anche la signora è stata molto ammalata, non ha
           avuto la forza di sopportare questo dolore. E poi la per-
           dita del patrimonio e il timore della povertà l'avevano
           già affranta; la morte improvvisa del signor John è stata
           l'ultimo colpo. Per tre giorni non ha parlato, martedì poi
           stava un po' meglio e accennava sempre a mia moglie di
           voler parlarvi; però soltanto iermattina Bessie l'ha intesa

           balbettare il vostro nome, perché finalmente ha potuto
           dire queste parole: "Conducete Jane, andate a cercare
           Jane Eyre, perché voglio parlarle." Bessie non era sicura
           che avesse la testa a posto e desiderasse davvero di par-
           larvi; ma ha raccontato alle signorine quello che era ac-
           caduto ed ha consigliato loro di farvi chiamare. Esse da
           principio non hanno voluto, ma poiché la loro madre di-
           veniva sempre più inquieta e continuava a dire: "Jane,
           Jane" finalmente hanno acconsentito. Sono partito ieri
           da Gateshead e se siete pronta, signorina, vorrei condur-
           vi via domattina presto.
              — Sì, Roberto, sarò pronta, perché credo sia mio do-
           vere di venire.
              — Suppongo, signorina, che dovrete chiedere il per-
           messo, e Bessie mi ha detto che non vi sareste rifiutata
           di venire.
              Dopo   avere   accompagnato   Roberto   nel   tinello   ed
           averlo raccomandato a John e a Leah, andai in cerca del
           signor Rochester.




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