Page 300 - Jane Eyre
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Prestai orecchio e udii il rumore di una lotta, che do-
veva esser terribile; una voce soffocata gridò tre volte,
rapidamente:
— Aiuto! Aiuto! Aiuto!
— Non verrà nessuno? — continuava la voce; e men-
tre seguitava a farsi udire il rumore dei passi e della lot-
ta, distinsi queste parole:
— Rochester! Rochester, venite per l'amor di Dio!
La porta di una camera si aperse, qualcuno corse nel
corridoio e sentii il passo di un'altra persona nella stanza
ove avveniva la lotta; qualcosa cadde e tutto tornò nel
silenzio.
Mi ero vestita, benché tremassi dallo spavento; tutti si
erano alzati; si udivano nelle camere mormorii ed escla-
mazioni di terrore, le porte venivano aperte e il corrido-
io si empì di signore e di uomini.
— Cosa c'è? — dicevano. — Chi è ferito? Che cosa è
successo? Andate a prendere i lumi. È un incendio o ci
sono i ladri? Dove bisogna andare?
Senza il lume di luna si sarebbe stati nell'oscurità; tut-
ti correvano, tutti si affollavano, qualcuno singhiozzava
o tremava; la confusione era completa.
— Dove diavolo è Rochester? — esclamò il colonnel-
lo Dent. — Non posso trovarlo in camera sua.
— Eccomi: rassicuratevi tutti, — disse.
La porta del corridoio si aprì e il signor Rochester
comparve con una candela in mano; egli scendeva dal
piano superiore; qualcuno corse a lui e lo afferrò per un
braccio; era Bianca.
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