Page 292 - Jane Eyre
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molto, sorridere spesso e aver per interlocutore un esse-
           re amato. Anch'essa è favorevole.
              "Nella fronte soltanto vedo la noia per il destino feli-
           ce che ho predetto. Quella fronte par che dica: Posso vi-
           vere sola, se la dignità e le circostanze lo richiedono;
           non ho bisogno di vendere l'anima per acquistare la feli-
           cità; ho un tesoro interno, nato con me, che saprà farmi
           vivere, se le altre gioie mi sono negate o se bisognasse
           acquistarle a un prezzo che non posso pagare. La mia

           ragione è ferma e dominante, essa non permetterà ai
           sentimenti di perdersi nel vuoto; la passione potrà urlare
           furiosamente, da vera pagana com'è; i desiderii potranno
           inventare una serie di pretesti vani, ma il giudizio trion-
           ferà sempre e dirà l'ultima parola. La tempesta, il terre-
           moto, il fuoco potranno passarmi accanto, ma io ascolte-
           rò sempre la dolce voce che interpreta la volontà della
           coscienza.
              "La fronte ha ragione, — continuò la zingara, — e la
           sua dichiarazione sarà rispettata; sì, ho formato il mio
           piano e ritengo sia buono, perché formandolo ho ascol-
           tato il grido della coscienza e i consigli della ragione. So
           come la gioventù appassirebbe presto e perirebbe il fio-
           re, se nella coppa della gioia vi fosse mescolata una stil-
           la di vergogna o di rimorso!...
              "Non voglio né sacrifizio, né rovina, né dolore; desi-
           dero innalzare e non distruggere, meritare la riconoscen-
           za e non far scorrere né sangue né lagrime. La mia ri-
           compensa sarà dolce in mezzo alla gioia e ai sorrisi!




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