Page 143 - Jane Eyre
P. 143

— Sì.
              Lo collocò allora nella piccola carrozza, salii e gli
           chiesi quanto era distante Thornfield.
              — Sei miglia circa.
              — Quanto metteremo per giungervi?
              — Un'ora e mezza.
              Salì a cassetta e partimmo. Il cavallo camminava pia-
           no ed ebbi agio di riflettere.
              — È probabile, — dicevo fra me, giudicando dalla

           semplicità della carrozza, — che la signora Fairfax sia
           una persona che non cerca di comparire; tanto meglio.
           Una volta sola in vita mia ho abitato in casa di ricchi ed
           ero tanto infelice. Vorrei sapere se sta sola o con la bam-
           bina. In questo caso, se è appena, appena cortese saprò
           farmi amare. Purché mi riesca! Quando entrai a Lowood
           feci questo proponimento, e mi portò fortuna. Domando
           a Dio che la signora Fairfax non sia una seconda Reed.
           In ogni modo, non sono obbligata a rimanere da lei; po-
           trei trovarmi un altro posto.
              Guardai fuori dallo sportello; Millcote era dietro a
           noi. A giudicare dal numero dei lumi, doveva essere una
           città importante.
              Mi parve che fossimo in una specie di villaggio, per-
           ché vedevo molte case disseminate.
              Il paese era diverso da quello di Lowood, più popola-
           to, ma meno pittoresco, più animato, ma meno romanti-
           co.
              La strada era scabrosa e la notte profonda. Il cocchie-
           re lasciava che il cavallo andasse al passo, così rima-


                                         145
   138   139   140   141   142   143   144   145   146   147   148