Page 141 - Jane Eyre
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— In un'isola a trecento leghe di qui dove credo che
           facciano il vino, così mi disse il cameriere.
              — Madera? — domandai.
              — Sì, là appunto.
              — E allora partì?
              — Sì, non rimase molto in casa. La signora gli parla-
           va in tono imperioso, e dietro le spalle lo trattò di vile
           commerciante. Mio marito pensò che fosse un mercante
           di vino.

              Bessie ed io parlammo un poco del passato; poi do-
           vette lasciarmi.
              La mattina dopo la vidi per qualche momento a Low-
           ston mentre aspettavo la carrozza.
              Poi ci separammo, lei per prendere la diligenza di Ga-
           teshead, io per salire in quella che doveva condurmi ver-
           so la nuova vita e i nuovi doveri, nei dintorni sconosciu-
           ti per me di Millcote.



                                         XI.


              Un nuovo capitolo in un romanzo è come un nuovo
           atto in una commedia.
              Nel momento in cui si alza il sipario, figuratevi di
           aver davanti una camera dell'albergo Giorgio a Millcote.
              Le mura sono coperte di una carta istoriata, il tappeto,
           i mobili, la guernizione del caminetto sono simili a quel-
           li di tutti gli alberghi.





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