Page 52 - Oriana Fallaci - Solo io posso scrivere la mia storia
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Altri pianeti ci aspettano














          Io mi emoziono per tutto, io parlo di tutto: sono un’emotiva e una chiacchierona. Ma
          c’è modo e modo di emozionarsi, c’è modo e modo di parlare, ed è assolutamente
          vero che per niente mi emoziono, di niente parlo come della Grande Avventura che
          l’umanità sta vivendo. Bisogna essere ciechi, bisogna essere sordi, e muti di cervello
          di cuore di lingua per non accorgersi di ciò che sta succedendo. Io me ne accorsi il

          giorno in cui il primo  Sputnik andò su e non ebbi pace finché non riuscii a farmi
          mandare tra gli uomini che stanno preparando il nostro futuro. America, Russia: è lo
          stesso, che importa? Volevo andarci per un reportage, a quel tempo il mio direttore
          diceva di no, no, l’argomento non è popolare, a chi importa della Luna, di Marte. E
          così passavano gli anni, un anno, due anni, tre anni, e il mio direttore continuava a
          rispondere  così.  Poi  smise  di  rispondere  così  e  mi  mandò,  ed  ecco:  le  grandi
          curiosità  finiscono  spesso  in  grandi  delusioni  ma  la  delusione  non  venne;  dopo

          quella  prima  volta  tornai  altre  tre  volte  in  America.  Per  mio  conto,  o  con  altri
          pretesti. Pagandomi il biglietto d’aereo, il soggiorno, tutto. Entrando sempre di più in
          quel mondo nuovo, entusiasmante, pauroso.          22


          Ho incontrato tante persone in America e sento che gli astronauti sono i migliori che

          ho  incontrato.  Sono  cresciuta  in  Italia  con  grande  rispetto  e  ammirazione  per  il
          coraggio, il sacrificio e la disciplina. Quando la guerra finì, mi guardavo intorno per
          vedere  se  riuscivo  a  trovare  ancora  queste  virtù.  Ho  sempre  avuto  un  test  per
          valutare le persone. Guardavo una persona e mi chiedevo: sarebbe stata zitta se fosse
          stata arrestata e torturata dai fascisti? E spesso la mia risposta era no. La ragione per
          cui  mi  piacciono  questi  ragazzi  è  che  ho  trovato  un  intero  gruppo  di  persone  che
          sarebbero state zitte.  23



          Per  andare  sulla  Luna  si  parte  da  qui:  un  punto  nel  nostro  pianeta  che  un  tempo
          chiamavano Cape Canaveral ed ora chiaman Cape Kennedy, dal nome dell’uomo che
          pagò con la vita anche il sogno di navigare gli spazi.        24



          Il  razzo  per  andare  sulla  Luna  cresce  in  un  luogo  chiamato  Huntsville,  nel  nord
          dell’Alabama,  dove  un  tempo  fiorivano  i  campi  di  cotone  e  i  negri  cantavano
          accorati spirituals.  Il  suo  nome  è  Saturno.  La  sua  altezza  è  centodieci  metri:  una
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