Page 51 - Oriana Fallaci - Solo io posso scrivere la mia storia
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Sono stata educata ad amare l’America, anche quando gli Americani sono venuti a

          bombardarci,  e  hanno  ucciso  un  ragazzino  di  13  anni  che  sedeva  vicino  a  me  a
          scuola. Alla fine, l’11 agosto, gli Americani arrivarono a Firenze. Per me, per la mia
          fantasia di bambina, gli Americani restarono per sempre quegli angeli in uniforme
          kaki.  Erano meravigliosi.  Cominciai a sognare di andare in America, e molti anni
          dopo ci andai e mi innamorai fisicamente dell’America, del sogno.              20



          Vivo a  New York perché è una città internazionale, è quello che era  Parigi per i
          nostri nonni. È una tale girandola di culture, di gruppi etnici, c’è un tale gioco di
          intelligenze, di interesse, una tale fiera di opportunità. E poi oggi, che ci piaccia o
          no,  il  nuovo  imperialismo  è  quello  della  lingua  inglese.  Inglese  è  la  lingua  della
          scienza, della cultura odierna: un autore per essere letto deve scrivere in inglese o
          essere tradotto in questa lingua. Ai tempi dell’Impero romano la lingua del mondo

          era il latino, prima il greco, e se io fossi nata a Cartagine, prima o poi sarei andata a
          Roma.   21
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