Page 424 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
P. 424
tessuto fetale ricavato dall’interruzione volontaria della gravidanza e il
suo utilizzo a scopi scienti ci o terapeutici non si con gura come
bioeticamente illecito.» Impegnandosi a non mettere mano sul «materiale
fresco», (un bambino appena abortito lo chiamano «materiale fresco»
come il pesce fresco), e spiegando che ciò non sarebbe comunque
necessario perché migliaia di cellule fetali sono crioconservate in una
banca milanese, i nostri staminalisti potranno dunque intrugliare senza
scrupoli e senza imbarazzi. E pazienza se sanno benissimo che la cosa è
un incentivo all’aborto, pardon, all’interruzione volontaria della
gravidanza. (Nel linguaggio Politically Correct si dice così.) Pazienza se
sanno altrettanto bene che per molte donne e molte coppie il commercio
dei gli abortiti è un business assai redditizio. Pensa al «turismo
procreativo» sul quale molti paesi europei o vicini all’Europa si
arricchiscono come Cuba e la Thailandia si arricchiscono sul turismo
sessuale. (Per cinquemila o settemila euro, l’Ucraina o re il biglietto del
viaggio, l’albergo di prima classe vitto incluso, la guida turistica nonché
l’ovocita. E quando sbarchi all’aeroporto non passi neanche la dogana.) È
redditizio anche il business degli spermatozoi. Insieme agli ovuli
congelati, le banche occidentali traboccano di sperma congelato. In
entrambi i casi merce che viene dall’Ucraina, dalla Romania, dall’Albania,
dalla Slovenia, dalla Corea, dai paesi più poveri del continente asiatico.
Però viene anche dalla Svizzera, dalla Norvegia, dalla Grecia, da Malta,
dal Portogallo, dalla Spagna. In particolare da Barcellona, città nella
quale vivono molte immigrate provenienti dall’Europa dell’Est. Ne
traboccano soprattutto le banche inglesi. Non a caso il Parlamento
Europeo (bontà sua) ha rivolto un monito all’Inghilterra dove il mercato
fiorisce vergognosamente con gli ovuli che vengono dalle cliniche rumene.
In massima parte, ovuli venduti a mille o duemila euro la dozzina dalle
zingare Sinti o Rom. E nel libro più inquietante che abbia letto su questo
tema, La vita in vendita, gli autori Christian Godin e Jacques Testart
raccontano che in Europa gli ovuli delle ragazze bionde e longilinee (di
solito modelle) costano molto di più.
Almeno quindicimila euro ciascuno.